AMLETO - °'°Kobi 3 

KEY-WORDS

Memoria

Spettro

Sensazioni

Messaggero di luce o dannazione

Personificazione

Raggi della luna

L'ora del fuoco e dello zolfo

Segreti

Ricordo

Incisione

Morte

Sheung Yiu

Becky Lyon

Lucia D'Errico

Tocchiamo continuamente e siamo costantemente toccati a nostra volta. Riceviamo consistenza, forma, peso, temperatura, intensità, atti - e ciò che riceviamo plasma il nostro essere e il nostro mondo. Il vero senso di reciprocità è che mentre possiamo guardare senza essere guardati a nostra volta, non possiamo toccare senza essere toccati a nostra volta. 1 I nostri elettroni danzano una coreografia invisibile e le "cose" e le "non cose" impercettibili che ci circondano sono in perpetuo dialogo molecolare con noi. Le rocce ci toccano, le piante ci toccano, i microbi ci toccano. Questo è il nostro primo promemoria del fatto che stiamo ricevendo, siamo curati da e inestricabilmente in collaborazione con gli altri, indipendentemente dal fatto che la nostra attenzione sia dedicata o meno a questo.



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Becky Lyon

Il raggio verde è un raro fenomeno ottico che si può osservare nell'ultimo o nel primo raggio di sole, in particolari condizioni atmosferiche, su un orizzonte lontano. La curvatura e la diffrazione dello spettro luminoso permettono una chiara percezione dei toni verdi.Secondo una leggenda scozzese, chiunque abbia visto questo fenomeno, ottiene un'illuminazione emotiva. Questa narrazione ha acquisito molte forme diverse, come nelle opere di Jules Verne e di Eric Rohmer, in cui viene tradotta in storie d'amore.Tuttavia, la maggior parte dei resoconti scientifici parla di lunghi periodi di attesa e di attenta osservazione per poter assistere al raggio verde, con l'eccezione del navigatore portoghese Gago Coutinho, che riferì di averlo potuto osservare ripetutamente alla luce di un faro lontano, inducendone la demistificazione.


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FASE 2 - Rielaborazione - Eco del tempo

SCENA QUARTA 

 

Entrano Amleto, Orazio e Marcello. 

 

AMLETO 

Quest'aria morde e taglia, è un freddo cane. 

ORAZIO 

Un gelo che ti scende nelle ossa. 

AMLETO 

Che ora è? 

ORAZIOManca poco a mezzanotte. 

MARCELLO 

No, è suonata. 

 

... 

 

Entra lo Spettro 

 

ORAZIO 

Signore, arriva! 

AMLETO 

Angeli, e voi, ministri della grazia, 

correte in nostro aiuto! 

Messaggero di luce o dannazione, 

che tu giunga dal cielo o dall’inferno, , 

che il tuo scopo sia il sangue o la pietà,  

tu vieni in un aspetto irrecusabile, 

e io ti parlerò. Ti chiamerò 

Amleto, padre, re di Danimarca. 

Ma rispondimi, sciogli il tuo mistero.  

Dimmi: perché il tuo corpo benedetto,  

deposto nella bara, si è levato 

e ha strappato il sudario? Chi ha forzato 

la pesante mandibola di marmo 

della tua tomba, dove ti ho lasciato 

che riposavi, quieto, e ti ha sputato 

ancora tra di noi? E che significa 

questo assetto di guerra? Perché spargi 

orrore nella notte? perché torni 

ai raggi della luna? perché imponi 

a noi, poveri nani, a noi, tremanti 

zimbelli di natura, dei pensieri 

a cui la nostra mente non arriva? 

Perché? che prova è? che cosa vuoi? 

 

Lo Spettro fa un segno. 

 

ORAZIO 

Ti fa segno di andare via con lui,  

come volesse dirti qualche cosa,  

ma a te solo. 

 

AMLETO 

Ha fatto un altro segno, hai visto?Io vado. 

 

.... 

 

ORAZIO 

Rinuncia! Non andare. 

 

AMLETOIl mio destino 

mi sta chiamando! E fa piú dure e forti 

le mie vene dei nervi di un leone.  

Ecco il segno. Per favore, signori. 

Perdio! Faccio due spettri anche di voi! 

Ho detto via. A me e a te, ti seguo. 

 

Exeunt lo Spettro e Amleto. 

 

ORAZIO 

Il delirio lo ha reso pronto a tutto. 

 

... 

 

 

 

 

 

SCENAQUINTA 

 

 

Entrano lo Spettro e Amleto. 

 

 

AMLETO 

Dove mi porti? Parla. Io non proseguo. 

 

SPETTRO 

Ascolta. 

 

AMLETO      Ascolto. 

 

SPETTROE quasi la mia ora,  

l’ora del fuoco e dello zolfo. Il mio  

Supplizio mi reclama. 

 

AMLETOTi compiango. 

 

SPETTRO 

Niente pietà. Presta attenzione, invece, 

a quello che dirò. 

 

AMLETOIo sono pronto. 

 

SPETTRO 

A vendicarmi, quando avrai udito? 

 

AMLETO 

Cosa? 

 

SPETTRO 

Costretto a errare quando è notte fonda,  

e confinato il giorno dentro il fuoco  

finchè non siano arse e consumate 

tutte le colpe che ho commesso in vita, 

io sono, Amleto, 

lo spirito di tuo padre. 

Se non fosse proibito rivelare  

tutti i segreti della mia prigione,  

sentiresti una storia la cui nota  

più innocente farebbe sanguinare  

la tue giovane anima, gelare 

la tua vita, schizzare i tuoi due occhi 

come stelle svitate dalle sfere, 

e di quei vaghi riccioli che porti  

composti in tante onde ne farebbe,  

capello per capello, dritti in testa,  

gli irti aghi di un istrice infuriato. 

Ma tu hai orecchie di carne, occhi e orecchie  

fatte di carne e sangue, e non si può  

riprodurre l’eterno in miniatura. 

Dunque ascoltami. Ascoltami. Oh,ascoltami ! 

Se ti è caro il ricordo di tuo padre - 

 

AMLETO 

Oh, Dio! 

 

SPETTRO 

Vendica il mio assassinio scellerato. 

 

AMLETO 

Assassinio? 

 

SPETTRO 

Assassinio perverso, il più perverso.  

Assassinio perverso e disumano. 

 

AMULETO 

Presto, parlami, e io sarò più rapido  

di una frase d’amore e del pensiero.  

Volerò a vendicarti. 

 

SPETTROSi,ti vedo 

preparato. Se non ti commuovessi, 

del resto, tu saresti piú indolente 

e torpido delle alghe che marciscono 

sulle rive del Lete. Apri le orecchie. 

... 

... 

Presto, addio.  

La lucciola segnala che è già l’alba, 

il suo labile fuoco è un po' più pallido.  

Addio, addio. Ricordati di me. 

 

AMLETO 

Eserciti del cielo! Terra! E cosa, 

cosa d’altro? L'inferno Cosa? Càlmati 

mio cuore, càlmati, e voi, nervi, 

non invecchiate subito, tenetemi 

forte, forte. Ricordarmi di te?  

Povero spettro! Si, finché ci sia memoria,  

in questo dissacrato globo.  

Ricordarmi di te? Oh,dalle pagine 

della memoria toglierò i ricordi 

più amabili e più futili, le massime 

dei libri, ogni impressione, ogni sapere  

annotato e copiato dallo studio 

e dalla gioventù: solo le tue parole  

non mischiate a materia più vile  

voglio nel libro e nel quaderno - sì 

perdio! del mio cervello. 

.... 

(scrive) 

«Addio, addio, 

ricordati di me». Ecco che cosa  

incido sullo scudo. Te lo giuro. 

 

  Beyond Words: Transformations of 'Hamlet'

FASE 1 - Ricerca

Lucia D'Errico - Power of Divergenze

Sebbene la diffrazione sia generalmente sostenuta come un effetto ottico prodotto quando le onde luminose si contano tra loro e/o si muovono attraverso o intorno a un oggetto fisico, può anche essere considerata in senso epistemico. Come esprimono Haraway e Barad, la diffrazione è un significato che permette di ricondurre gli effetti o i risultati ai dispositivi che li hanno prodotti. In questa accezione, la diffrazione offre un contrappunto alle forme di analisi più lineari: "Mentre la metafora della riflessione riflette i temi del rispecchiamento e delle somiglianze, la diffrazione è commercializzata dai modelli di differenza" (Barad 2007: 72). Come la diffrazione ottica, che genera schemi di interferenza visibili (come quelli di un DVD), gli schemi di diffrazione epistemica "registrano la storia dell'interazione, dell'interferenza, del rinforzo, della differenza [...] [fornendo] una tecnologia narrativa, grafica, psicologica, spirituale e politica per creare significati conseguenti" (Haraway 1997: 273).


Sheung Yiu enfatizza l'intersezione tra tecnologia e arte, evidenziando la capacità di percepire e interpretare immagini significative da punti dati apparentemente insignificanti.


Lavoro di ricerca  che mette in discussione concetti come la verità, l'obiettività e la rappresentazione, suggerendo che la percezione della realtà sia soggettiva e mediata dalle tecnologie e dalle pratiche di rappresentazione.


https://www.researchcatalogue.net/view/1265334/1869636

Il concetto di memoria e tracce è fondamentale nel lavoro di Lucia D'Errico poiché si concentra sulla creazione di nuove tracce di memoria sonora attraverso l'interpretazione musicale. Tradizionalmente, l'interpretazione musicale è stata vista come un'attività che cerca di riprodurre fedelmente l'opera originale, cercando di mantenere viva la memoria delle composizioni passate. Tuttavia, D'Errico propone un'approccio diverso, in cui la performance diventa un'opportunità per creare nuove tracce di memoria sonora che sfidano le convenzioni esistenti. Attraverso la sua metodologia Powers of Divergence, D'Errico suggerisce che la performance musicale possa essere un atto creativo e critico in cui le tracce di memoria vengono costantemente rielaborate e reinterpretate. Invece di vedere la partitura come un testo sacro da seguire fedelmente, D'Errico invita gli esecutori a esplorare le potenzialità creative della performance, utilizzando la memoria come base per creare nuove interpretazioni e significati musicali. In questo contesto, le tracce di memoria diventano flessibili e mutevoli, adattandosi alle esigenze e alle intenzioni dell'interprete. La performance diventa un luogo in cui le tracce di memoria possono essere esplorate, sfidate e reinventate, dando vita a nuove prospettive e approcci all'opera musicale. Inoltre, D'Errico esplora il concetto di tracce di memoria non solo nel contesto della performance dal vivo, ma anche attraverso l'uso di registrazioni elettroniche e altre tecnologie. Questo amplifica ulteriormente la portata delle tracce di memoria, consentendo agli esecutori di esplorare nuove dimensioni del suono e della performance attraverso l'uso creativo della tecnologia.


https://www.researchcatalogue.net/view/278529/391761

Laetitia Catherine Morais


Becky Lyon

Eliana Polvere

Sheung Yiu

Becky Lyon