Kalimba…significa “la voce degli antenati”. Questo antico strumento è considerato sacro e si crede che abbia il dono di creare un ponte con gli antenati.
La mia kalimba è piccola… è un regalo. Suonarla è semplice, ma le lamelle sono di metallo, e possono fare male.
Storia dello strumento Gli strumenti musicali sono suddivisi in varie categorie in base alla fonte del suono. Tra questi, troviamo idiofoni, che producono suono grazie al corpo stesso dello strumento senza bisogno di corde o membrane. La kalimba è un tipo di idiofono, più specificamente un lamellofono, e appartiene alla stessa famiglia di strumenti come il vargan. Inizialmente, le lamelle erano realizzate in bambù, ma poi furono sostituite da metallo.
La kalimba ha una storia complessa: la sua prima apparizione risale a circa 3.000 anni fa sulla costa occidentale dell'Africa. Successivamente, si sviluppò come lamellofono nel VIII secolo nella valle del fiume Zambezi, dove fu chiamata mbira. Da allora, la kalimba ha viaggiato in tutta l'Africa, diventando particolarmente popolare in Zimbabwe e Mozambico.
Il suono della mbira veniva spesso accompagnato da un ritmo creato con il "hosho", una percussione tradizionale. L'uso della mbira era rituale, spesso legato a cerimonie importanti come matrimoni e funerali.
Nel 1570, i primi europei documentarono la kalimba. Successivamente, nel 1722, l'italiano Filippo Bonanni creò il primo catalogo di strumenti musicali, che includeva anche una rappresentazione della kalimba, chiamata "Marimba de Cafri". Sebbene il termine "marimba" venga talvolta confuso con "kalimba", i due strumenti sono distinti: la marimba è più grande e stazionaria, mentre la kalimba è compatta e portatile.
Durante la colonizzazione, la kalimba si diffuse nelle Americhe, portata dagli schiavi africani. Tuttavia, non trovò un grande successo in Sud America, dove scomparve all'inizio del XX secolo. La "seconda ondata" di popolarità della kalimba è recente, soprattutto grazie al contributo di musicisti come Thomas Mapfumo, che negli anni '80 integrò la kalimba nella musica moderna.
Oggi, la kalimba è conosciuta in tutto il mondo e viene usata in vari contesti musicali, tra cui la musica folk africana, la musica sperimentale ed esoterica. È anche un popolare strumento per principianti grazie alla sua facilità d'uso e al suono armonico.
Parte informativa. Storia dello strumento sacro1
Accanto al mio computer di casa c’è sempre qualcosa che produce i suoni: un’armonica a bocca, un flauto dolce o qualcos’altro. Oggi vicino a me c’è la kalimba. La mia kalimba è piccola, un regalo che arriva dall’Argentina. Suonarla è semplice, ma doloroso. Le lamelle sono di metallo, e dopo pochi minuti iniziano a fare male.
La parola kalimba significa “la voce degli antenati” ed è spesso utilizzata per facilitare la comunicazione con gli spiriti ancestrali. Questo antico strumento è considerato sacro e si crede che abbia il dono di creare un ponte con gli antenati, una tradizione che risale a oltre 2000 anni fa.
Non cerco di incontrare i miei antenati quando prendo questo strumento, ma ogni suo suono vibra nella mia mano, regalandomi un piacevole conforto e una sensazione di benessere. Forse queste vibrazioni arrivano anche a mia mamma, e magari la portano un po’ di gioia. Chi lo sa?