il taccuino è spazio di lavoro

lo studio è spazio di lavoro

entrambi sono spazi del grezzo

spazi dell'incedere incerto

spazi del NON-MOSTRATO

taccuino come limbo di latenza delle idee

latenti alla ricerca i miei diari che la documentano - esistono sotto copertura

taccuino-preludio

zona liminale di ciò che è in-potenza (e forse non sarà mai)

registra tracce, idee e gesti ancora in stato di potenzialità

(latente è ciò che si nasconde o ciò che non si mostra? timido o furfante?)

Attraverso la raccolta e la digitalizzazione dei taccuini, voglio creare una mappa condivisa dell’immaginazione contemporanea, una memoria viva che sfidi la verticalità del canone e apra invece a una visione orizzontale, comunitaria e arcipelagica, processuale della ricerca artistica.

ma forse forse forse la pagina bianca è ancora più in-potenza

ARCIPELAGICI TACCUINI