Lo spazio della ricerca artistica è una moltitudine di possibilità non disciplinate.

 

Entrare in questo spazio significa abitare la soglia rivelatrice, interrompente e rapita del bene comune che l’illuminismo fuggitivo rappresenta; abitare uno spazio criminale, matricida, queer; abitare una riserva; abitare per strada, lungo il cammino della vita rubata, la vita (de)rubata dall’illuminismo e ripresa sempre con il furto, dove il bene comune offre rifugio, dove il rifugio offre bene comune. (Fred Moten and Stefano Harney, 2021)